La Cupola, costruita da Filippo Brunelleschi che vinse il concorso per la sua commissione nel 1418, ha una caratteristica forma a uovo ed è stata realizzata senza l’uso di impalcature. L’ innalzamento della cupola, la più grande del mondo a quel tempo, non fu semplice. Alla base della cupola, appena sopra il tamburo, Baccio d’ Agnolo iniziò a costruire un ballatoio in marmo nel 1507. Una volta terminato uno degli otto lati del ballatoio 1515, fu chiesta un’ opinione sul lavoro a Michelangelo, la cui valutazione artistica era ovviamente tenuta di gran conto. Il maestro rispose che gli sembrava “una gabbia per grilli” ed i lavori furono fermati, lasciando incompiuti gli altri sette lati dell’ ottagono, che presentano solamente una decorazione a mattoni.
Dovete prenotare la salita
Il modo migliore per ammirare la cupola è salire i suoi 463 gradini: il percorso porta attraverso l’ interno della cupola e permettendo di vedere da vicino i bellissimi affreschi di Giorgio Vasari.
Il pass unico OPA vi permette di salire fino in cima alla cupola, ma dovete prenotare la data e orario della salita. Fatta la prenotazione, non SI PUO’ CAMBIARE.
Il Vasari progettò e lavorò ad uno straordinario Giudizio Universale, che, alla sua morte, fu terminato da Federico Zuccari, suo allievo, nel 1579. Gli affreschi furono ripuliti completamente nel 1996, cosa che fu vista da alcuni come uno spreco dal momento che in città altre importanti opere avevano maggior necessità di interventi di restauro. La ripulitura tuttavia ha riportato alla luce i colori innovativi utilizzati da Zuccari.
Continuando a salire, si raggiunge la lanterna sulla cima della cupola, da dove è possibile godere di una straordinaria vista sulla città di Firenze.
In Piazza del Duomo, vi consiglio la visita al Battistero ed al Museo dell’Opera del Duomo, dove potrete ammirare da vicino tutte le statue ed opere originale del Duomo incluso le porte originali del Ghiberti recentemente restaurate. Per un altro panorama mozzafiato di Firenze, vi consiglio la salita del Campanile di Giotto.