Firenze per pochi
Dopo che un’emergenza sanitaria mondiale ha bruscamente fermato, chiuso e svuotato le città, fa strano dirlo; eppure Firenze, quando d’estate fanno le valige anche la frenesia, il traffico e le file tipiche del resto dell’anno, si trasforma nella Bella Addormentata… Addormentata no, assopita dopo un pranzo abbondante! Bella come sempre e forse di più. Rimangono scorci, musei, ristoranti, e terrazze con vista, il tutto da godersi più lentamente e più intensamente. Come un ballo dal ritmo caliente.
Il “mare” fiorentino
Con un po’ di immaginazione, anche a Firenze si può avere la sensazione di essere sul bagnasciuga. I vari punti del lungarno, tra cui la Rondinella, le Rime, la Zecca, l’ Anconella e le Cascine, su cui stendere il telo e prendere il sole godendosi quella brezza che solo sulla sponda del fiume (da una certa ora in poi) si può trovare nelle giornate più calde. E per quanto il tramonto sul mare sia uno spettacolo della natura, rimanere sulle rive dell’Arno fino al calare del sole dietro Pontevecchio, con un calice di vino bianco fresco in mano, è un quadro senza cornici.